Descrizione estesa
La Chiesa Madre di Biccari, notevole esempio di architettura neoclassica, sorge al centro del paese e dalla sua sommità si spazia sui monti dell'Appennino Dauno fino al Golfo di Manfredonia.
L'edificio, nelle sue forme attuali, è stato ricostruito, a metà del secolo scorso, sulla preesistente Chiesa di Maria SS. Assunta, fondata nel XVII secolo (bolla del 2.12.1609 di Mons. Pietro Antonio de Ponte), che presentava un grave cedimento delle strutture, come attestato nella precisa relazione tecnica redatta dall'architetto Federico de Nunzio, che ne consigliò l'abbattimento. La Chiesa molto ampia e luminosa presenta un impianto a tre navate, a croce latina, cui corrispondono un'ampia zona presbiteriale con abside centrale, affiancata da due vasti corpi quadrangolari. Nelle navate vi sono esattamente 10 cappelle, 5 per lato. Nel transetto destro sono l'altare di San Donato, protettore di Biccari e la cappella della Madonna di Costantinopoli, opera del pittore biccarese Enzo Liberti. Nel braccio sinistro sono invece l'altare di San Giuseppe e la Cappella della Crocifissione, con il quadro della Pietà, dipinto nel 1584 dal pittore Giovanni Orazio De Luca. Entrando sulla sinistra vi sono un bassorilievo raffigurante l'Assunta ed il fonte battesimale in pietra lavorata.
Un grande quadro di scuola napoletana datato 1775 orna la volta centrale della Chiesa, sorretta da sei coppie di colonne su plinti.
Ai quattro angoli, sotto la cupola, sono state collocate recentemente 4 tele di Filippo Pirro, raffiguranti i 4 evangelisti. Nei locali del Succorpo, sotto la Chiesa, vi è l'imponente postergale dell'altare di San Michele realizzato ed indorato da artigiani biccaresi nel 1660.